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Da statale a telematica: come fare il passaggio di università

Può capitare durante il percorso di studi di trovarsi di fronte alla necessità di cambiare università e trasferirsi da statale a telematica per vari motivi.

Ci sono delle procedure che cambiano in base all’ateneo però è possibile richiedere in questo processo il riconoscimento dei CFU in modo da non perdere i crediti formativi ottenuti degli esami già svolti.

Cambiare università può essere una scelta dovuta a tanti motivi, anche se non esattamente per il corso di studi nel quale si è iscritti si può non essere contenti del contesto in cui ci si trova o semplicemente si ha bisogno di più flessibilità per conciliare il lavoro con lo studio.

Questo perché le università telematiche permettono agli studenti di poter seguire le lezioni quando e dove vogliono grazie alle piattaforme. Risulta un grande vantaggio quello di poter gestire i propri tempi di studio ed avendo supporti di tutor disponibili.

Inoltre, le università telematiche che sono riconosciute dal MIUR, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, sono abilitate a rilasciare titoli accademici e titoli di laurea aventi lo stesso identico valore legale di quelli rilasciati dalle università tradizionali.

In paragone agli atenei statali, le università telematiche permettono l’iscrizione in qualsiasi momento dell’anno.

Come si effettua il trasferimento da statale a telematica?

Di base la procedura per effettuare un trasferimento da un’università statale ad una telematica non è di per sé complesso.

Si può chiedere direttamente presso la propria sede il cambio di università o in alternativa si può chiedere la rinuncia agli studi nell’università attuale per poi immatricolarsi nella telematica.

Nella prima opzione sarà necessaria la compilazione di un modulo dove andranno poi inseriti tutti i dati relativi al passaggio di università in cui ci si vuole trasferire, i dati anagrafici e, il più importante, il modulo di riconoscimento dei crediti formativi in possesso necessario alla convalida e un’eventuale tassa di congedo in base all’università.

Riconoscimento dei CFU e convalida esami

Come già detto nel momento in cui decidiamo di cambiare università l’aspetto più importante ed il dubbio che ci viene subito in mente riguarda quello degli esami già sostenuti in precedenza.

Ma i CFU ottenuti non andranno persi. Ogni esame ha un peso che si basa su crediti formativi dove approssimativamente un CFU equivale a 25 ore di studio o lavoro: quindi se un esame è di 12 CFU, per l’università sono calcolate 300 ore tra lezioni e studio per arrivare preparati all’esame.

I crediti vengono calcolati da ogni università in maniera differente e sarà poi una commissione interna a valutare il singolo caso per poi proseguire alla convalida e consentire così il trasferimento allo studente senza perdere quanto fatto in precedenza.

Ma il passaggio da statale a telematica conviene?

Cambiare università è conveniente se si capisce che il corso o la realtà in cui ci si trova non è quella che ci soddisfa come pensavamo o se abbiamo bisogno di tempo e maggiore flessibilità per completare il percorso di studi mentre si ha un’occupazione.

Soprattutto cambiare università è conveniente se gli esami che sono stati già svolti possano essere se non tutti, quasi tutti, riconosciuti e convalidati dal proprio ateneo in modo da non partire da zero.

Su queste basi è forse opportuno pensare al passaggio in un’università telematica, che poi presenta di per sé numerosi vantaggi grazie ai corsi a distanza e l’utilizzo di tecnologie di comunicazione innovative.

Conclusioni

Concludendo possiamo dire che il passaggio di università da statale a telematica è una scelta delicata quanto importante.

Come spiegato, il processo da seguire è semplice e vi sono due modi di farlo. Basterà informarsi presso la segreteria della propria sede e compilare la documentazione necessaria al passaggio ed al riconoscimento dei propri crediti formativi.

Da statale a telematica: come fare il passaggio di università
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