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Immissioni in ruolo 2021/2022: secondo Anief dei 112 mila posti autorizzati avremo solo 20 mila assunzioni. Leggi tutto

Come ogni anno, fra le notizie più attese da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze c’è sicuramente l’autorizzazione alle immissioni in ruolo del personale docente che quest’anno riguarderà più di 112 mila docenti.

Le assunzioni reali, secondo i principali sindacati scuola, non supereranno neanche il 50% del contingente autorizzato. Vediamo nel dettaglio

I sindacati avvertono: le assunzioni reali saranno di un numero di docenti decisamente inferiore e forse non si arriverà ad assumere nemmeno il 50% dell’intero contingente autorizzato.

L’avvertimento sindacale è fondato se si confrontano i dati delle immissioni in ruolo dello scorso anno. L’anno scorso, infatti, a fronte di una autorizzazione del MEF all’assunzione di 85 mila docenti le assunzioni reali furono di non più di 30 mila unità.

Le organizzazioni sindacali però sostengono che quest’anno il meccanismo studiato per le immissioni in ruolo non potrà garantire la copertura totale dei posti.

L’opinione del sindacato CISL Scuola

Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola, durante un’intervista ad Orizzonte Scuola ha auspicato di arrivare all’assunzione di 45 mila docenti.

L’opinione del sindacato Anief

Marcello Pacifico, presidente dell’Anief, durante un’intervento su Orizzonte Scuola TV indica che: “dei 112 mila posti saranno autorizzati solo 45mila e di questi 45mila posti avremo soltanto 20mila immissioni in ruolo. È ridicolo, il Decreto legge così come è licenziato dalla Camera fa acqua da tutte le parti: abbiamo firmato un Patto per la scuola e adesso la montagna ha partorito il topolino”.

L’opinione del sindacato Uil Scuola

Pino Turi, segretario generale di Uil Scuola, non è di grandi prospettive e sentenzia: “Non ci sono le condizioni per coprire tutti quei posti”.

L’opinione del sindacato FLC CGIL

Neanche il sindacato FLC CGIL, guidato da Francesco Sinopoli, prevede numeri positivi e dichiara che “… secondo le nostre stime, potrebbero rimanere scoperte più di 40mila cattedre rispetto al totale autorizzato”.

Come si può evincere dai vari interventi sindacali seppure con alcune differenze, anche quest’anno, come lo scorso anno, ci si troverà di fronte ad una discrepanza tra il numero dei posti autorizzati e quelli che effettivamente saranno dati in ruolo esponendo il MIUR all’eventualità di dover indire un nuovo concorso straordinario per docenti con 3 anni di servizio negli ultimi 5 anni.

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