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MAD: perché inviarla sul Sostegno anche senza avere l’abilitazione

MAD sostegno senza abilitazione

Grazie all’invio della MAD (la messa a disposizione), anche chi non possiede l’abilitazione avrà la possibilità di diventare insegnante di sostegno. Se il tuo obiettivo è entrare nel mondo della didattica, esploriamo insieme come raggiungerlo, percorrendo la via della “docenza di sostegno”.

Chi è l’insegnante di sostegno

Il ruolo dell’insegnante di sostegno è stato introdotto nella scuola dell’obbligo italiana a partire dal 1977, permettendo l’inserimento di allievi con disabilità nelle scuole comuni. Venivano finalmente superate le scuole speciali prima e le sezioni speciali poi, facendo trionfare il principio dell’inclusione su quello della separazione.

Tecnicamente, al giorno d’oggi, l’insegnante di sostegno viene assegnato ad una classe dove è presente almeno un alunno che presenti disabilità certificate, per favorirne l’integrazione. Ma, differentemente da quanto si possa pensare, non è un docente che si dedica unicamente al singolo studente con deficit.

In senso più ampio, l’insegnante di sostegno è una figura per l’intera classe in cui è iscritto l’alunno con disabilità, poiché si tratterà di una classe al cui interno vi sono maggiori esigenze educative che solo insegnanti qualificati possono fornire. In tal modo, tutta la comunità scolastica viene coinvolta nel sostegno e promuove la rimozione delle cause invalidanti, favorendo autonomia, integrazione e socializzazione.

In un’ottica europea per lo sviluppo dell’istruzione degli alunni disabili, il docente inclusivo non deve essere solo l’insegnante di sostegno, ma tutti gli insegnanti curricolari. Essere inclusivi significa rispettare e valorizzare l’individualità e l’originalità di ogni alunno, non solo di quelli con una certificazione di disabilità.

Che cosa fa l’insegnante di sostegno

Come qualunque insegnante, quello di sostegno :

  • programma l’attività didattica assieme ai docenti curriculari, favorendo specifiche metodologie didattiche innovative e tecnologiche con l’obiettivo dell’inclusione;
  • svolge lezioni all’interno dell’aula e firma il registro di classe, essendo contitolare dell’intera classe assieme ai docenti ordinari;
  • prendere parte alle riunioni, ai consigli di classe, agli scrutini e agli incontri con i genitori;
  • promuove la comunicazione tra gli studenti;
  • monitora l’attività formativa della classe, sostenendo la collaborazione tra le famiglie e gli operatori scolastici o extrascolastici.

In particolar modo l’insegnante di sostegno deve:

  • seguire personalmente i rapporti con la famiglia del minore con disabilità;
  • redigere per lo studente disabile il PEI (Piano Educativo Individualizzato), stabilendo gli obiettivi scolastici da raggiungere, assieme agli altri insegnanti, e rendendo partecipi i genitori e gli operatori sociosanitari;
  • preparare compiti in classe ed interrogazioni destinati allo studente disabile, elaborando prove differenti in accordo con il docente curriculare;
  • favorire la formazione di un senso di fiducia, conforto emotivo e psicologico nell’alunno;
  • valorizzare le qualità del ragazzo disabile, per svilupparne l’autonomia sotto il profilo scolastico e successivamente quello personale, professionale e sociale per la vita adulta;
  • confrontarsi con altri professionisti specializzati, quali personale medico ASL, mediatori ed educatori.

Non fa parte dei compiti dell’insegnante di sostegno l’assistenza igienica dello studente, di cui si occuperà un collaboratore scolastico o assistente.

Come si diventa insegnante di sostegno

L’insegnante di sostegno è un docente a pieno titolo, non un elemento aggiuntivo, presente nelle scuole dell’ordinamento scolastico italiano e qualificato nella didattica speciale. Vista la delicata funzione dell’insegnante di sostegno, secondo l’iter convenzionale, questo deve essere abilitato.

Infatti, per diventare insegnante di sostegno, i requisiti necessari sono:

  • abilitazione all’insegnamento o titolo di studio valido per l’accesso ad almeno una classe di concorso + 24 CFU;
  • partecipazione al corso di specializzazione TFA sostegno (Tirocinio Formativo Attivo) per conseguire l’abilitazione;
  • superamento di un concorso a cattedra.

E’ lampante che l’iter classico é piuttosto complesso e lungo.

Basti pensare che, per accedere al TFA sostegno, vi sono prove pre-selettive (dato il numero limitato di posti banditi ogni anno), ha un costo elevato (tra € 2.500 e € 4.500 in base all’ateneo) e ha una durata di 8 mesi con ardue prove finali. Successivamente sarà necessario superare il concorso scuola e quindi abilitarsi al sostegno.

Se vuoi approfondire tutti i passi da percorrere per la via tradizionale leggi: Come diventare insegnante di sostegno e Come diventare insegnante di sostegno.

Qui preferiamo focalizzarci su una via più agile e rapida per diventare insegnante di sostegno: la MAD, la domanda di messa a disposizione.

MAD per supplenze e sostegno

Dopo aver acquisito la specializzazione, il docente può ottenere incarichi di supplenza attraverso l’inserimento nelle graduatorie o tramite la messa a disposizione (MAD).

MAD per supplenze

Che cos’é la MAD? E’ una semplice autocandidatura che si può indirizzare direttamente ai dirigenti scolastici dei vari istituti, pubblici e privati. Occorre specificare di non essere iscritto in nessuna graduatoria e conferire la propria disponibilità per supplenze. Ciò consente di essere chiamati rapidamente, di avere un contratto sì a termine ma che a volte si protrae per tutto l’anno, di accumulare ore di servizio, maturando punteggio ed esperienza. La MAD può essere presentata sulla docenza comune e sulla docenza di sostegno.

MAD su sostegno

C’é un ulteriore grande vantaggio: anche se non hai una specializzazione o abilitazione in sostegno, puoi essere chiamato se presenti la tua MAD. La MAD, sia per docenza comune che docenza sostegno, infatti può essere inviata da chiunque poiché richiede requisiti minimi quali diploma o laurea. In particolar modo:

  • in caso di possesso di un diploma magistrale o una laurea in scienze dell’educazione: la MAD Sostegno verrà indirizzata alle scuole primarie e dell’infanzia;
  • in caso di possesso di una laurea (con classi di concorso): la MAD Sostegno sarà destinata alle scuole secondarie inferiori e superiori.

Per di più, i docenti specializzati, candidati tramite MAD, hanno priorità nella convocazione su quelli iscritti in graduatoria non specializzati. I dirigenti scolastici sono tenuti a conferire le supplenze prima a chi ha il titolo adeguato per sostegno. Inoltre le nomine sui posti di sostegno vengono effettuate con priorità rispetto alle nomine su posto comune, per garantire all’alunno disabile un docente.

Carenza docenti con abilitazione su sostegno: perché

Sì, può apparire bislacca questa situazione: essere convocati per un ruolo tanto delicato che richiederebbe un’alta specializzazione, pur non avendo l’abilitazione. La ragione? In generale, nel nostro sistema scolastico sono sempre tante le cattedre vacanti da coprire con supplenze e, in particolar modo, proprio nei posti di sostegno.

Le ragioni di tale specifica carenza sono numerose:

sono pochi i docenti specializzati o con l’abilitazione; ogni anno i corsi TFA sostegno offrono pochi posti disponibili rispetto alle reali necessità; il percorso di specializzazione sostegno è piuttosto lungo; la maggior parte degli aspiranti insegnanti vuole dedicarsi all’insegnamento di materie specifiche e non essere multidisciplinari come richiede il sostegno.

Soluzione MAD Sostegno senza abilitazione

Data la grande carenza sul sostegno, è molto probabile che il dirigente scolastico assegnerà l’incarico anche ad insegnanti non specializzati o a neolaureati, anche con laurea triennale. Non possono lasciare scoperta una posizione così delicata che richiede continuità, rivelando una scuola non rispettosa di una prospettiva pedagogica inclusiva.

Certamente chi ha l’abilitazione ha maggiori probabilità di essere selezionato se invia una MAD specifica sul sostegno, ma anche coloro senza abilitazione possono indirizzare alle scuole una MAD generica. Come? Indicando la classe di concorso (se si possiede) e specificando nelle note la propria disponibilità anche per i ruoli di sostegno.

Master BES e DSA: una carta in più

Anche se non si ha l’abilitazione, una buona carta da giocare può essere senz’altro un titolo di master o corso di perfezionamento per BES (Bisogni Educativi Speciali) o DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento). In fase di selezione MAD, questo è un titolo appetibile per le nozioni di pedagogia speciale e didattica inclusiva apprese; la possibilità di essere convocati aumenta in maniera esponenziale.

Inoltre i corsi di perfezionamento o i master BES o DSA sono valutati 1 punto anche nelle graduatorie provinciali supplenze (GPS), così come nelle graduatorie per trasferimenti e mobilità.

Puoi approfondire tale interessante tematica leggendo Master formativi BES e DSA. Dai poi un’occhiata ai nostri corsi formativi in tale settore Corsi di Formazione, nonché ai nostri master Master Formativi

Invia la tua MAD su sostegno: ora!

Sei senza abilitazione ma sei interessato al sostegno in supplenza? Non esitare: invia la tua MAD.

Come ogni anno scolastico, anche quello che é alle porte con l’arrivo di settembre 2023 registrerà una grande richiesta di supplenti. E’ esattamente questo il momento migliore per inviare la tua MAD: dopo Ferragosto e, successivamente, tra settembre ed ottobre. Il perché lo abbiamo illustrato in Messa a disposizione (MAD) 2023/24: perché inviarla a metà agosto e Invio MAD 2023/24: messa a disposizione a settembre ottobre 2023.

Gli incarichi di sostegno sono tra i primi ad essere conferiti, perciò invia la tua MAD nel mese di agosto o all’inizio dell’anno scolastico. In ogni caso, la MAD può essere inviata durante tutto l’anno solare e ripetutamente, non essendoci limiti di invio. Non dimenticare poi che le MAD più recenti sono sempre le più selezionate.

E fallo con noi di MADFormazione

MadFormazione si può occupare dell’invio della tua candidatura spontanea, guidandoti nell’autocertificazione dei tuoi titoli dopo un’attenta valutazione del tuo piano di studi. Ciò è importante per comprendere per quali classi di concorso ti puoi proporre come supplente.

Se il sostegno è nelle tue corde e vorrai specializzarti nella didattica inclusiva, sapremo anche illustrarti la via per acquisire un Master BSE e DSA. Attualmente è un’area con una forte richiesta e scarsa offerta. Guarda qui la nostra interessante proposta: Master Formativi

Sapremo poi dare valore alle tue esperienze didattiche passate, siano queste in insegnamento comune o con studenti con deficit. Basta contattarci, niente di più!

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Grazie ai nostri servizi potrai compilare ed inviare la tua MAD (Messa a Disposizione) a centinaia di istituti scolastici in breve tempo.

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